Luogo: Cavagrande del Cassibile | Città : Cassibile, Siracusa, Italia
Più volte siamo stati in questi anni nella Cavagrande del Cassibile, ci siamo bagnati nelle limpide acque del fiume e ne abbiamo esplorato sia i sentieri buoni, forse, soltanto per le capre, che portano ai siti rupestri che quelli più “comodi” alla ricerca delle orchidee spontanee.
La parte che ci manca è quella a valle dove la Cava si apre verso la fascia costiera nella piana di Avola. E’ la parte meno conosciuta, siamo tra i terreni del Feudo del Marchese di Cassibile e un’opera di considerevole dimensione che si staglia sulla destra fluviale della valle: la Centrale ENEL.
Costruita agli inizi del XIX secolo l’opera si può considerare un prodigio di ingegneria. Si è riusciti a ricavare energia elettrica da un corso d’acqua di limitata portata realizzando una “Presa” a monte e una conduttura scavata nella roccia con una pendenza inferiore a quella del fiume. Le acque immesse in una condotta forzata, dopo un salto di 250 metri, azionavano le turbine della centrale elettrica. Nei pressi della centrale rimangono ancora i ruderi di quelli che furono gli edifici del personale e i magazzini per gli attrezzi.
Ripreso il percorso dentro la cava, il fiume in questo tratto non scorre ma si ingrotta poco più a monte sparendo sotto terra per poi riemergere più a valle. Raggiunta l’acqua si percorreranno tratti impegnativi a causa di una fitta vegetazione alternati ad altri in cui la cava di apre a formare ampie fresche pozze con un’acqua cristallina dai riflessi verdi. Lungo le sponde del fiume un bosco ripariale ancora ben conservato è composto dal platano, dal mirto e dall’oleandro e anche dal salice bianco e pedicellato. Le tracce di erosioni presenti lungo le pareti della Cava, oltre a testimoniano le diverse composizioni delle rocce calcaree di cui sono composte aumentando la bellezza del paesaggio.
Lungo il percorso oltre al fortuito incontro con qualche raro e innocuo biacco, nell’acqua si farà ammirare un piccolo e combattivo crostaceo: il granchio di fiume. Lungo le pareti, nei tratti più sabbiosi piccoli fori testimoniano la presenza di colonie di gruccioni e, con un po’ di fortuna, qualche esemplare non ancora rientrato verso sud “verso casa” potrà essere avvistato.
-ore 7:30 raduno in Piazza Carmine a Giarre
-ore 7:45 partenza;
-rientro previsto a Giarre arrivo ore 20.00 (circa);
costume da bagno, scarpe chiuse da ginnastica o trekking per il percorso in acqua, berretto, protezione solare. Altri oggetti (pranzo a sacco, cellulare, portafoglio, chiavi, ecc.) vanno impermeabilizzati o chiusi in una sacca stagna.
Salvo Quattrocchi 3357671970.
L’escursione avverrà con mezzi propri ed in caso di mal tempo verrà spostata.
Powered by iCagenda